Il mio Paese tra le rime



Bivona

Sorgi su una splendida collina,

alle falde di montagne e di un’altura,

dove sgorga acqua spumeggiante e pura

che l’anima e la mente rasserena.

T’accarezza la brezza mattutina.

I monti intorno ti fan da corona,

i tuoi giardini sono la tua chioma.

Ti corteggiano i raggi della luna,

l’aria dei tuoi fiori si profuma.

All’orizzonte risplende un luminoso sole d’oro

che l’erbe brucia, duro fa il terreno

e i tuoi tramonti fa rossi di fuoco.

Sei un caro piccol bel paese

che fai sentire ben le tue pretese.

Con le tue strade e le tue chiese,

con le tue piazze e le tue modernità

e il tuo moderno e antico teatro

con la sua strana e torbida fontana

sempre così piena d’acqua malsana,

è un’offesa al paese e alla bandiera italiana.

E i bivonesi, persone intelligenti

passano, guardano, ammirano

e fan gli indifferenti. 


Guggino Rosaria

Commenti

  1. Che nostalgia sono da 52 anni lontano,ma non dimentico mai i momenti belli vissuti a Bivona

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