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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Racconto

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Buonasera a tutti, prima di iniziare il racconto che mi lega a Bivona , mi presento perch é in molti non mi conoscono.  Sono Veneranda e ormai da pi ù di 30 anni vivo al Nord,  precisamente tra la provincia di Pavia e quella di Milano. S ono la   niputi di chiddu di li bombuli, lu zu Pippineddru Cosenza . Da pi ù di 15 anni sono un’ ostetrica , lavoro in un ospedale di Milano e   facennu nasciri   addrevi ogni jornu   il caro Covid non mi ha lasciata in quarantena, ma, anzi pi ù che mai in corsia, precisamente nelle sale parto con indosso tutti i dispositivi di protezione. Il pensiero di Bivona e della mia bivonesitudine non conosce lockdown: ogni giorno e in pi ù occasioni mi viene naturale   pensare in siciliano , a volte mi viene anche spontaneo esprimermi in dialetto.  Mi ritrovo a fare esclamazioni tipiche di mio nonno con le mie bimbe, Velia e Viola, scatenando la loro curiosit à , cos ì loro provano a ripetere “ lu gattu avi la cuda ” , “ cutupiddi ” . Anche a lav

La fortuna di nascere a Bivona

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Ho avuto la fortuna di nascere a Bivona, ed aver passato la mia infanzia e adolescenza a pane persiche e cultura, proprio quello che si può descrive benissimo cosi…: ”di quando a Bivona il poeta Cesare Sermenghi, comunista soave, con una straordinaria indifferenza verso le lusinghe del potere, raccontava della possibilità di coniugare politica, verità e, perché no, anche poesia ”.  Si, la figura di Cesare Sermenghi, amico e compagno di mio zio, lo scultore Carmelo Cammarata, essendo vicini di casa, fra un bicchiere di vino, una scultura, una poesia e a volte anche la compagnia dell’amico Renato (Guttuso) che arrivava da Palermo, era proprio un quadro di veri luminari , che noi bimbi, ascoltandoli con la classica bocca aperta, rimanevamo abbagliati da quelle parole grandissime e affascinanti.  Bivona, quel paese che mi ha cullato e cresciuto nel tempo che volava via. Tanti erano gli impegni e le cose da fare che non vedevi l’ora di alzarti, incontrare i tuoi amici, giocar

Profondo Sud

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E tra tutte le strade possibili, sono finita - con frequenza insolita da quando vivo fuori - nuovamente - nella casetta avita di fronte l’Africa, o un po’ più in su - ancora qualche notte con le valigie ai piedi del letto e l’ineluttabile sensazione di sgomento che ti assale quando varchi la soglia di casa dove sei nata - quella sensazione per cui tutto cambia fuori, nel mondo vero, ma non in quella cittadina, Bivona, profonda di notte e invadente di giorno . Valigie ai piedi del letto e la gradevole, perduta sensazione di potere dormire fino a tardi la mattina dopo - passare la nottata a rovistare vecchi diari , i cassetti sputano lettere e foto - sui dischi che ascoltavo da adolescente si stagliano orgogliosi due centimetri di polvere - sui libri che contornano la metratura della stanza si afflosciano vecchissimi peluche, regali accumulati in anni di sogni luminosi. Il letto si è fatto troppo piccolo, mi dico sorridendo mentre accartoccio le gambe e scelgo cosa rileggere pr

Dolce e Amara

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“ Sciauru di odio e fetu d’amuri ”: così io e altre due ragazze bivonesi, Elena e Chiara, abbiamo deciso di intitolare il nostro primo inedito. Due ossimori che solo noi siciliani possiamo comprendere appieno. Solo chi ha nel sangue la Sicilianitudine, la Bivonesitudine , può capire il significato di queste poche parole. Sciauru non è odore, non è profumo. È forse una sensazione troppo profonda da poter spiegare. È come “l’emozione” di varcare la soglia della casa di nonna e sentire dentro un’esplosione di farfalle che agitandosi nello stomaco non vedono l’ora di gustare qualsiasi cosa frigga in padella (perché qualcosa frigge sempre). È una parola impregnata d’amore, di felicità, serenità, famiglia e chissà cos'altro. E solo chi vive o ha vissuto la Sicilia può capire che fetu non è semplice puzza, non è un odoraccio, ma qualcosa di putrido o di marcio. Sciauru di odio e fetu d’amuri non sono parole messe a caso, sono l’essenza della mia “ contraddittoria Sicilia ”.

Forestiero, forse che sì forse che no

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Rispondo volentieri all'invito della Bivonesitudine . E subito mi sorge un dubbio sulla veste da indossare per condividere questo contributo: quella del forestiero a Bivona o quella del cittadino bivonese venuto dal suo altrove? Per non sbagliare vado nell'ordine.  Il forestiero che arriva a Bivona gode della proverbiale accoglienza siciliana calda e prodiga di attenzioni. Di lui si dice che é " chiddu de lu nord " o qualcosa del genere (scusate sono forestiero), con ammirazione e curiosità. Molti si chiedono cosa sia venuto a fare, qualcuno azzarda anche la risposta, ma il modo in cui gli autoctoni gli si rivolgono è cordiale e finanche troppo ossequioso. Il forestiero va, viene, parte di nuovo e ritorna, felice di raccontare a quelli del nord di questo borgo adagiato sul lato della valle, dall'aria pulita, l'acqua abbondante e fresca, il buon mangiare e il calore della gente. Bella Bivona con la sua aria decadente. Di lei, oltre la montagna arr

L'arringa

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Signor Presidente, Signori della Corte, credo che sia fondamentale, al fine di giungere ad una sentenza di assoluzione a favore dell’ imputata , sottoporre alla vostra attenzione alcuni aspetti emersi durante l’istruttoria dibattimentale che, a mio avviso, sono importanti per dimostrare la totale estraneità ai fatti contestati alla mia assistita nei capi d'imputazione. Quello che mi accingo a fare è di integrare il contenuto delle affermazioni rese dai testimoni chiamati in questo dibattimento.  Certo, non tutte le testimonianze a difesa hanno mitigato la gravità dei fatti, qualcuna di esse è stata aspra, a tratti disillusa, ma vostro onore, nessuno e dico nessuno che si è seduto al banco dei testimoni può affermare di non provare affetto, riconoscenza e gratitudine nei confronti dell’imputata.  I capi di accusa sono gravi e sono stati già ampiamente dibattuti: esigue possibilità lavorative e stimoli quasi assenti con conseguente emorragia migratoria, assenza di via

“Game of Cantunere” #GoC

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Cliccando sul link seguente   troverete la mappa del "Game of Cantunere" in salsa bivonese costruita insieme a tutti voi :   https://www.google.com/ maps/d/ drive?state=%7B%22ids%22%3A %5B%221OnWY_DiRIUoFZdFbsti 6JP71UWJVwdQb%22%5D%2C%22a ction%22%3A%22open%22%2C%2 2userId%22%3A%221031581507 70817710468%22%7D&usp=shar ing